Separazioni e divorzi le novità della Riforma

Vediamo in punti alcune novità apportate dalla Riforma Cartabia in materia di separazione e divorzio

La riforma Cartabia porta alcune modifiche nei procedimenti di separazione e divorzio che entreranno in vigore dal prossimo 28 febbraio 2023; vediamo dunque le novità principali.

Separazione e divorzio anche in un unico procedimento

Per i coniugi che intendessero separarsi e successivamente divorziarsi vi sarà una importante innovazione; si potrà proporre con lo stesso atto davanti allo stesso giudice la domanda di separazione giudiziale ed il divorzio contenzioso, in maniera contestuale, a condizione che gli atti introduttivi, siano completi con l’allegazione di tutti i fatti e i mezzi di prova.

In merito al divorzio, la domanda di scioglimento del matrimonio potrà essere proposta sin dall’atto introduttivo della separazione, in modo da concentrare le prove in un’unica attività istruttoria. 

Diversamente, sarà possibile riunire il procedimento di divorzio a quello di separazione, utilizzando gli atti istruttori del secondo anche per il primo. 

Per il divorzio occorrerà comunque il passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione e la cessazione ininterrotta della convivenza tra i coniugi.

Novità di carattere processuale

Non ci sarà più la struttura bifasica del procedimento, prima davanti al Presidente e poi al Giudice istruttore. 

Le richieste dovranno essere complete di domande, eccezioni e domande riconvenzionali sin dall’atto introduttivo, a pena di decadenza, incluse le richieste probatorie sui fatti costitutivi e sulle eccezioni. 

La competenza per territorio sarà quella del Tribunale di residenza del minore, e in mancanza di figli minori, quella del convenuto. 

L’udienza di comparizione dovrà essere fissata entro novanta giorni dal deposito del ricorso. 

In presenza di figli, che saranno sempre ascoltati, viene introdotto l’onere dei genitori  di descrivere compiutamente le attività quotidiane che impegnano i minori, per consentire al giudice di decidere al meglio su affidamento e diritto di visita.

Potere sanzionatorio del Giudice 

Ulteriore novità attiene al potere conferito al giudice di sanzionare il genitore che accetta il piano genitoriale proposto ma poi non lo rispetta nei tempi e nelle modalità.

Il magistrato potrà inoltre condannare al risarcimento il coniuge che occulta i propri redditi ovvero omette di presentare al giudice le proprie reali condizioni economiche per risparmiare sull’assegno. 

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