Cassazione Civile, Sez. I, 13 ottobre 2021, n. 27907, ord.
La qualificazione giuridica di un immobile come “casa familiare” postula, laddove non risulti in modo inequivoco che, prima del conflitto familiare, vi fosse una stabile e continuativa utilizzazione dello stesso da parte del nucleo costituito da genitori e figli, che la destinazione suddetta sia stata impressa dalle parti non solo in astratto (con l’acquisto in comunione), ma anche in concreto, mediante la loro convivenza nell’immobile.