Tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) – Fecondazione omologa post mortem – Status giuridico del nato – Art. 8 della legge n. 40 del 2004 – Applicabilità.

La Prima Sezione civile ha affermato che, in caso di nascita mediante tecniche di procreazione medicalmente assistita, l’art. 8 della legge n. 40 del 2004 sullo status del nato con PMA si applica – a prescindere dalla presunzione ex art. 234 c.c. – anche all’ipotesi di fecondazione omologa post mortem avvenuta utilizzando il seme crioconservato del padre, deceduto prima della formazione dell’embrione, che in vita abbia prestato, congiuntamente alla moglie o alla convivente, il consenso, non successivamente revocato, all’accesso a tali tecniche ed autorizzato la moglie o la convivente al detto utilizzo dopo la propria morte. 

(Prima Sezione civile, sentenza n. 13000 del 15 maggio 2019, Pres. M. Acierno, est. E. Campese)  

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